A due settimane dal lancio, il sito tutt'ora in fase di beta testing, può contare su 3000 utenti e 25 società iscritte (tra cui Bialetti Industrie e la nota Ericsson).
L’idea "Egomnia" arriva al momento della scelta dell’università da parte di Achilli: “Un’ amica mi ha dato la lista delle migliori università del mondo – racconta – e mi sono chiesto: perché non classificare anche chi cerca lavoro?”.
Egli elabora un sistema simile al PageRank di Google (che valuta il peso numerico di tutto il materiale presente online, indicizzandolo per importanza) per i curriculum: “Grazie a un algoritmo, possiamo “pesare” le competenze degli iscritti e fornire alle aziende un parametro unico per giudicarli”. Stilare una classifica degli studenti migliori utilizzando un criterio “universale” è, secondo Achilli, un modo per portare l’Italia nel mercato internazionale del lavoro: “Spesso le aziende non sono in grado di valutare il percorso dei candidati, perché certificati e parametri cambiano molto a seconda del paese in cui si guarda”.
Chi vuole iscriversi a Egomnia deve compilare cinque caselle: titoli accademici, certificazioni, esperienze all’estero, tirocini e hobby. Le esperienze all’estero e la grandezza dell’azienda-datrice di lavoro (misurata in base a fatturato e numero di dipendenti) costituiscono due motivi di punteggio alto.
Ora vorrei fare delle precisazioni:
Ma serve veramente l'ennesimo social per il collocamento lavorativo?
Non c'era già sul web un certo "Linkedin" o un altro forse meno popolare "Branchout"?
Le risorse umane (o agenzie interinali che dir si voglia), non svolgevano già questo mestiere di "selezione"?
Personalmente crediamo che un'azienda non possa scegliere un potenziale candidato soltanto da un "punteggio" più o meno alto, determinato da non si sà quale operazione matematica certificata, e magari lasciar perdere persone simili perchè sono al di sotto di un certo target.
Ricordate gente: il livello di istruzione conta fino ad un certo punto, se uno si è laureato con 110/110 lode, non è detto che sia un fenomeno, magari non vale una cicca perchè a livello lavorativo c'è chi probabilmente con un 90/110, riesce meglio nella mansione che si debba andare a svolgere...Con questo non voglio denigrare nessuno, ma credo che questo social, sia tutta "aria fritta" e che onestamente si vada ad aggiungere un servizio che probabilmente in tempi come questi, non serve proprio a niente.
è meglio che finisca gli studi intrapresi e, che vada a lavorare...ma lavorare veramente!
RispondiEliminaCos'è, oggi non si può vivere se non si è iscritti all'ennesimo social network?
Ma veramente credete che le aziende serie, guardino dei "punteggi fittizi" per assumere personale? Ma per favore!!!