Per un po' di tempo, si pensa non ci sarà bisogno di nuovi aggiornamenti, anche se il progresso tecnologico degli ultimi anni lascia presupporre una crescita esponenziale delle persone e degli oggetti collegati alla Rete; infatti le previsioni dicono che non saranno solamente gli uomini a interrogare Internet, ma anche gli oggetti sia urbani che casalinghi.
I principali fornitori di servizi Internet si sono ben preparati al passaggio all'IPv6.
I campioni del web Google e Facebook, così come i produttori di hardware quali Cisco, stanno incoraggiando le imprese e gli individui a compiere la transizione, per consentire un dialogo più semplice tra reti e dispositivi.
"Le reti attualmente in esecuzione con dispositivi basati su IPv4 non saranno obsolete ancora per qualche tempo" ha spiegato Sampa Choudhuri di Cisco, precisando, tuttavia, che è arrivato il tempo, per aziende e operatori, di “pianificare la transizione verso l'IPv6”, soprattutto per quanti sono in affari con partner già appoggiati a una rete con il nuovo protocollo.
Come prepararsi? La maggioranza dei navigatori non dovrebbe accorgersi di nulla. I siti saranno configurati per supportare le vecchie connessioni in una configurazione chiamata "dual stack": nel caso un computer non supportasse IPv6, le informazioni saranno caricate attraverso le tradizionali connessioni IPv4.
Saranno la stragrande maggioranza, perché oggi quasi nessuno è pronto ad usare IPv6:
per verificarlo si può provare ad eseguire il test di Google, o in alternativa andate su http://test-ipv6.com.
C'è da sottolineare che da almeno tre anni i sistemi operativi e i dispositivi sono già pronti alla transizione, ma non è escluso, tuttavia, che chi usa sistemi software, come Windows XP (aggiornabile con questa Procedura), o hardware datati possa incontrare nel tempo, qualche piccolo inconveniente.
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