sabato 12 ottobre 2013

Innovazione con Paypal: Microcredito alle PMI.

In un momento in cui trovare fondi per start up e micro-imprese, è sempre più difficile, PayPal ha deciso di entrare nel mercato dei prestiti: ora lo farà soltanto per le imprese che già si appoggiano al suo sistema di pagamenti online per vendere i propri prodotti. 


Non è una novità assoluta, dato che già Amazon e Kabbage hanno istituito programmi di finanziamento. Ma è comunque nuovo da molti punti di vista. Due su tutti: i prestiti possono arrivare in pochi minuti e il recupero avviene in maniera automatica, ed è direttamente collegata al venduto generato.
Il sistema funziona così: viene applicata una quota fissa di prelievo sui ricavi, stabilita all’inizio, e non ci sono altre tasse da pagare né interessi periodici prefissati. Una volta accettati i termini e le condizioni del finanziamento, la somma viene erogata immediatamente. 

Questo può avvenire perchè la società è già a conoscenza dello storico delle vendite on-line dei suoi clienti, così come dei flussi di entrate nelle loro casse. L’importo del prestito, gestito da WebBank (perché PayPal non può farlo direttamente), è pari al massimo all’8% delle entrate annuali del richiedente. Visto che il tetto di affari commerciali su PayPal è di 250.000 dollari, il prestito non potrà superare i 20.000 dollari (15.000 euro circa, meglio di niente). 

I pagamenti vengono effettuati automaticamente, trattenendo una cifra che va dal 10% al 30% degli incassi, man mano che si realizzano tramite PayPal. "Per esempio, la commissione potrebbe essere di 281 dollari per un prestito di  8.000 euro (3,25%), con un rimborso del 30% delle entrate, oppure di 947 dollari (11,83%), con un rimborso del 10%."

Ovviamente nel caso venissero a mancare delle entrate per l'imprenditore in un periodo non proprio fruttifero, non ci sarebbe nemmeno il prelievo; in quanto esso è come detto precedentemente, collegato al volume delle vendite generate. 

«Parlando con i commercianti, ho potuto vedere che molti si loro sono strettamente vincolati al capitale» dice Brian Grech, che si occupa di risk-management per le Pmi di PayPal. «In molti casi l’opzione migliore per loro sarebbe una carta di credito personale o di un anticipo in contanti. Soluzioni molto costose che ci aspettiamo di sostituire completamente col nuovo tipo di prestito». Per il momento i prestiti riguarderanno 90.000 commercianti, una piccola parte di quelli che si servono di PayPal.
Il progetto finirà nel 2014 e dopo averne analizzato i lati positivi e le criticità, PayPal prevede di lanciare una versione più grande del programma.

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