mercoledì 4 luglio 2012

L'Unione Europea boccia l'ACTA e gli europei promuovono il buon senso

Negli ultimi mesi si è discusso molto sull'ACTA (Anti Counterfeiting Trade Agreement), una trattato che se approvato e applicato avrebbe minato la libertà di internet in maniera selvaggia e brutale, un pò come ipotizzato in "1984" da George Orwell, con un controllo totale su qualsiasi materiale pubblicato o condiviso online.


In queste ore si è quindi votato per l'ennesima volta (speriamo l'ultima) al Parlamento Europeo su questo trattato e con 478 voti contro, 165 astenuti e 39 a favore (vergognatevi) l'ACTA è stata bocciata e bloccata.

Il relatore David Martin si è detto soddisfatto della bocciatura del trattato, avendo prima della votazione spiegato nuovamente come la norma fosse troppo vaga e rischiosa per essere approvata e dichiarando: "Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale".

Faccio notare comunque che nonostante l'Europa abbia fatto la scelta giusta ad oggi l'ACTA è adottata da Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Repubblica di Singapore, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Svizzera e Stati Uniti.

Spero che anche questi paesi capiscano che la libertà su internet deve essere tutelata e ci sia solo un maggior bisogno di un mercato realmente competitivo e una maggior educazione delle persone, questo secondo me basterebbe per limitare pirateria e quant'altro (l'eliminazione è impossibile) senza dover limitare le libertà acquisite negli anni.

Oltre a guardare oltre confine ricordo comunque di tenere sempre d'occhio anche il nostro parlamento che ogni tanto prova, in barba agli elettori, ad infilare qualche provvedimento o leggina per svolgere lo stesso scopo (a volte anche peggio) dell'ACTA o simili.

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