martedì 24 aprile 2012

Anontune: Anonymous "all music web site"?

Il collettivo Anonymous prepara l'Operazione Mozart contro le grandi major discografiche, con una piattaforma che promette di raccogliere brani dai vari canali online.
Anontune è ancora in via di sviluppo, ma la sua promessa è ardua da mantenere: 
Raccogliere l'intero panorama musicale esistente su Internet e distribuirlo gratuitamente agli utenti registrati.


www.anontune.com
L'idea nasce da un gruppo di sviluppatori, che interpellati dalla redazione di Wired, sostengono di far parte del noto collettivo Anonymous. 
Loro, visto il recente giro di vite effettuato dal governo statunitense e dalle grandi major discografiche sui grandi siti della condivisione dei contenuti, Dall'operazione Megaupload alla spremitura di LimeWire, hanno ritenuto necessario pensare di creare un'alternativa valida a quelle appena scomparse: nasce così Anontune, che cercherà di rimpiazzarli, rendendo la musica libera di essere trovata e ascoltata da chiunque.

Anontune funzionerebbe come un grande serbatoio di musica, con un motore di ricerca interno e un player capace di organizzare le playlist dei vari artisti
I brani verrebbero raccolti ovunque, dalle pagine blog di Tumblr ai siti di streaming, ai canali d'ascolto main-stream come YouTube, MySpace e Yahoo!.


La versione corrente del sito prevede la registrazione di un account con un indirizzo di posta elettronica (l'anonimato quindi sembra non esserci sino in fondo). 
Attualmente, Anontune vanta poco meno di un migliaio di utenti (è ancora in fase di beta testing), che possono importare le proprie playlist caricate su dispositivi come per esempio, l'iPod.

La piattaforma si inserisce così nell'Operazione Mozart, annunciata dai presunti membri di Anonymous per combattere le "tasche senza fondo" del business musicale globale. 

L'idea di tale operazione è quella di non effettuare più attacchi contro i siti governativi o della RIAA, bensì proporre un'alternativa alla distribuzione monopolistica delle major discografiche (in barba probabilmente alle leggi vigenti su tale materia). 
Per quanto riguarda la sicurezza, Anontune usa un'applet Java eseguibile per lo streaming dei brani.


Qui sotto potete vedere un video risalente al mese di marzo, che parla del cambiamento del panorama musicale che Anonymous vorrebbe mettere in atto.



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