Da alcuni test fatti sembra proprio di si, anzi sembra che opportunamente aiutato riesca a stracciare il fratello maggiore.
Quello che vi propongo è l’esperimento condotto da Dave Helmly di Adobe, nel quale dimostra l’enorme
potenza d’elaborazione raggiungibile su un MacBook Air con processore Core i7 a 1.8 GHz, 4 GB di RAM e una porta Thunderbolt oppurtunatamente configurata.
Sembra che l'Air riesca a rebdere in fase di elaborazione video meglio di un Pro, questo è possibile attraverso questa configurazione: "un sistema Windows con processore Core i7 a 1.8 GHz con 4 GB di RAM, ma Dave lo spinge oltre il suo pieno potenziale con una scheda Red Rocket installata all’interno di uno chassis Sonnet con supporto a Thunderbolt. Usa anche una periferica di riproduzione UltraStudio 3D della Blackmagic, che consente altissime prestazioni durante la cattura di video HD e 2k e che è in grado di gestire stem a 1080p a piena risoluzione per i contenuti 3D stereoscopici".
Questa modifica non è certo economica, apre però nuovi scenari nei quali potremo, attraverso il nostro piccolo Air e magari un gadget esterno thunderbolt, rendere molto più performante un ultrasottile e poter mettere in soffitta i fissi.
Sembra infatti che questo potrebbe essere l'inizio della fine dei Mac Pro che già da qualche mese sembrano in fase di smobilitazione con Apple impegnata a rendere la sua linea sempre più portatile e lasciare all'iMac il titolo di "re di casa e ufficio".
Aspettiamo con ansia informazioni sulla nuova linea di MacBook che dovrebbero uscire entro giugno.
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