sabato 28 gennaio 2012

Salviamo le Web Radio Amatoriali di Spreaker.com! (Parte 2: costi dell’attività web-radiofonica)

Continuiamo ad esporre il “Problema del Salvataggio”, cercando di spiegare alcune considerazioni sul Progetto Spreaker (parte 3…coming soon), e sui costi nel caso in cui, una web radio che si trova su quella piattaforma, dovrebbe affrontare da Febbraio 2012, per poter mettere in ascolto tutta la musica che esiste al mondo.


In Italia ci sono 2 società, una regolamenta l’uso di opere protette dai diritti d’autore e l’altra regolamenta i discografici che producono le etichette (si parla nel caso delle Web Radio):

SIAE: Società Italiana degli Autori ed Editori.
SCF:  Scritto anche come: SCF “Consorzio Fonografici”.

Senza dilungarci sulle loro competenze e ambiti di applicazioni, vogliamo elencare qui sotto i costi che in teoria, si dovrebbero affrontare nel caso di Web Radio Amatoriale, e quindi esclusivamente ad uso personale senza scopi di lucro.

La Siae richiede una cifra una tantum annua di 480€, indipendentemente dalla dimensione della Web Radio e dal numero di ascoltatori.

La SCF richiede una cifra (almeno era così, fino all’aumento dell’IVA dal 20 al 21%) di 420€ annui.

Ora fatti i conti sono circa 900€, che sinceramente per una passione o divertimento che dir si voglia, ci sembra un po’ eccessiva, visto che le opere tutelate sono da acquistare a parte, e visti i prezzi delle singole canzoni (nella maggior parte dei siti, i prezzi oscillano da 0,79€ a 1,29€ per canzone), considerando un minimo di canzoni in archivio, sicuramente si parla di qualche centinaia di € annui, anche in questo caso.
A tutto ciò poi si deve aggiungere, il costo della registrazione e messa in onda, che nel caso di Spreaker siamo intorno ai 15€/mese come media, per poter avere un tempo di registrazione abbastanza prolungato e un archivio di tutto rispetto.

(C’è da aggiungere che in alternativa, Spreaker dà la possibilità di provare e utilizzare il servizio gratuito senza alcuna spesa, con alcune limitazioni, che però permettono di provare la piattaforma.)

Tra i costi da considerare ci sarebbe anche la strumentazione:
<>Semplice     (1 PC, scheda audio e microfono economico, oltre alla connessione ADSL)
<>Complessa (come sopra, più mixer,  microfoni per la diretta, 2 PC, e altro secondo le esigenze).
Tutto dipende dalle aspirazioni che si vogliono raggiungere.


Fatevi i conti, siamo nell’ordine dei 1500-2500€, come investimento iniziale, di questi circa 1300-1500€ sono spese fisse annue.
Insomma, non vorremmo insinuare che tali costi fissi annui si debbano azzerare completamente, ma quei 900€ nel caso esposto, pesano sul bilancio annuo di un’attività libera di puro divertimento e senza scopi di lucro; una loro “rimodulazione” o (visti i tempi) sarebbe meglio dire, una più Equa Redistribuzione, forse sarebbe ben accetta.



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